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Terzo e ultimo appuntamento con le anteprime del Fake News Festival, il primo e unico festival in Italia dedicato alle fake news, cioè le notizie false, presentato lo scorso 30 ottobre e in programma a Udine dal 14 al 19 novembre. Dopo il sold out degli incontri di Campoformido e Gorizia, che hanno trattato rispettivamente i temi delle fake news nella storia e in connessione al mondo di “confine”, nell’incontro-laboratorio odierno di Pordenone il vero protagonista sarà il pubblico. “E tu sai riconoscere una fake news?”, questo il titolo dell’appuntamento, sarà infatti un vero e proprio laboratorio per imparare a difendersi dalla bufale.
Gabriele Cruciata
Organizzato in collaborazione con l’Istituto regionale di studi europei del Friuli Venezia Giulia, l’evento in programma oggi, alle 18.30, negli ampi spazi Irse di via Concordia 6 a Pordenone, e vedrà come protagonisti due giornalisti di grande esperienza. Da un lato Gabriele Cruciata, giornalista e podcaster italiano classe 1994, specializzato in reportage, inchiesta e slow journalism (ha lavorato con alcune delle principali testate europee, tra cui Vice, Mediapart, L’Espresso, Il Sole 24 Ore, Repubblica, Storytel, Sveriges Radio e Die Zeit) e che dal luglio 2022 è Google News Lab Teaching Fellow, occupandosi di formare giornalisti e aspiranti tali in Italia. Dall’altro Antonio Bacci, giornalista professionista dal 1992, capo della Redazione di Pordenone del Messaggero Veneto dal 2005, dopo trascorsi in sport, cronaca nera e giudiziaria. Insieme condurranno il pubblico in un workshop collettivo “anti fake news”. Acquisire strumenti che permettano di informarsi senza cadere nella trappola delle bufale e contribuire, anche se involontariamente, a diffonderle appare oggi di fondamentale importanza. Basti pensare che secondo l’ultimo rapporto Ital Communications-Censis, per tre italiani su quattro è sempre più difficile riconoscere una notizia falsa nel carosello continuo di link, tweet, bot e tg nel quale in effetti è davvero difficile orientarsi. Il pubblico sarà dunque guidato passo passo per imparare, con i propri pc e smartphone, a interpretare le notizie e riconoscere quelle che in realtà non lo sono. Il lab pordenonese è aperto a tutti e prevede crediti per i giornalisti.
Il successivo appuntamento con il Fake News Festival sarà dunque il 14 novembre a Udine nella Torre di Santa Maria, alle 18, con la tavola rotonda “Big data: rischi e opportunità” organizzato in collaborazione con ALIg – Associazione dei Laureati in Ingegneria gestionale e Università degli Studi. Introdotti dal professor Marco Sartor (professore associato, delegato del rettore per il placement e i rapporti con le imprese e Direttore dell’Executive MBA dell’Università di Udine) e con la moderazione del professor Luca Di Gaspero (professore associato di Information Technology dell’Università di Udine), saliranno in cattedra i rappresentanti di tre importanti aziende del territorio: Daniela Castiglione (Responsabile Operations e IT – Sistemi Informativi di Bluenergy Group), Paolo Sacco (Chief Operating Officer di Cassa Centrale Banca) e Matteo Zanirati (Data Engineering CRM Coop Alleanza 3.0). La raccolta, l’analisi e la valorizzazione di grandi quantità di dati – la cosiddetta big data analytics – rappresenta oggi una delle sfide più importanti per le aziende. In tutti i settori, dal banking al comparto energetico, passando per la GDO, piccole e medie imprese, al pari dei grandi gruppi industriali, prendono decisioni strategiche il cui successo dipende dalla quantità e della qualità dei dati a disposizione. Ma quanto di vero c’è in tutto questo? La risposta agli ospiti coinvolti.
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In copertina, il giornalista Antonio Bacci responsabile della Redazione del Messaggero Veneto di Pordenone.